Finalmente anche quest’anno è finito il bombardamento di auguri e di felice anno nuovo con le bellissime frasi o parole quali serenità prosperità ed altre formalità di questo genere nella maggior parte dei casi.
Se devo poi essere totalmente sincero, come non riesco a non esserlo, prevedo peggioramenti di ogni genere in ogni campo non per un pessimismo o vittimismo congenito ma per l’esperienza che la vita mi ha permesso di accumulare nei decenni trascorsi. Per non esagerare in presunzione o in tuttologia mi limito a riferirmi ai fatti di casa nostra, di questo vecchio stivale italico ridotto ormai ad un infradito come spesso piace a me definirlo. Qualsiasi argomento ci si accinge ad affrontare diventa fonte non di dialogo, non di confronto, ma di insulti liti e Volgarità gratuite ed impunite.
Il 4 di marzo prossimo (personalmente non avrei “mortificato” la data di dipartita di un nostro grande artista come Lucio Dalla) vi saranno elezioni politiche mancanti in questo Paese, credo, dal 2008 ritornando così quantomeno ad una libertà di facciata con l’abbattimento di uno pseudo (?) regime.
Il balletto delle bugie, promesse ed insulti all’intelligenza media è già iniziato da tempo e vi giuro che questa volta farò molta fatica a seguire tanti sproloqui perché nel frattempo sono stato esasperato al punto da non essere tanto democratico come un tempo nell’ascoltare qualsiasi arrogante e supponente tesi. Tornerò ad un dialogo vero quando si aggiungesse (come all’epoca dei Filosofi Veri e degli Statisti Politici) alla Tesi una Antitesi completate da una Sintesi. Perdonate questa confessione ma non è più possibile essere presi in giro. Ciò non vuol dire che io non abbia maturato l’esperienza per avere una idea abbastanza netta che può comunque sempre essere arricchita ed anche modificata da Persone qualificate ed intellettualmente oneste. Per questo voterò e farò votare tanti quanti mi hanno sempre seguito nella coerenza personale pur seguendo l’ evoluzione del mondo. Ma a questo tema politico posso tranquillamente aggiungere aspetti Sociali, legiferazioni decretate nelle ultime ore da un governo quantomeno discutibile su temi che avrebbero meritato un tempo congruo per la complessità e la fondamentale sostanza delle problematiche. Sapete tutti a quali argomenti Vitali possa io riferirmi. Negli anni scorsi abbiamo impiegato tempo immemorabile per una…sbagliata legge elettorale!
Vogliamo passare a cose più divertenti ed amene? Vogliamo parlare di calcio che tanto appassiona la maggior parte della popolazione? Bene, o per essere più precisi Male! Nel titolo di questo mio scritto si comprende la mia opinione al riguardo. Passata la notte di S.Silvestro (a proposito da piccolo ricordo che il fascino proveniva dai cosiddetti “Botti di Capodanno” e non dai fuochi di artificio che oggi vengono utilizzati anche in occasione del quattordicesimo compleanno di un ragazzo) si è ripreso a tutta forza con la solita e squallida abitudine di insultarsi a causa di un arbitro e di una macchina (IL VAR) che dovrebbe condurre una gara verso una Giustizia definitiva; e l’aspetto grave è dato dalla considerazione che le volgarità, non solo sulle reti ma anche su alcuni quotidiani nonché salotti televisivi, aumentano di intensità nell’essere stantie stupide e non degne più nemmeno di commento. Prevedo pertanto che da marzo a maggio (quest’anno davvero potrebbe esserci un testa a testa fino al termine del campionato di serie A) le liti diventeranno vere e proprie battaglie perché i punti saranno decisivi per la vittoria o per la salvezza. Se dipendesse da me, visto che gli altri “governanti sportivi” non riescono ad azzeccarne una di novità regolamentari, tornerei ad un arbitro e due guardalinee in quanto con tutte le cervellotiche innovazioni si è soltanto spostato il problema e le responsabilità come nel gioco dello scaricabarile. Fate il calcolo di quanta gente viene pagata per lo svolgimento di una gara senza aver risolto il problema principale delle liti. Senza menzionare il dispiegamento delle forze dell’Esercito della sicurezza in generale. E pare che alcuni “Capoccioni” vorrebbero peggiorare ancora di più persino i Campionati del Mondo trasformandoli in una kermesse folkloristica relegando i Veri e Vecchi Tornei in una narrazione poetica e tecnicamente selezionata da confronti continentali tra squadre di tradizione e di prestigio. Le novità sono bene accette ed indispensabili ma non tali da poter pensare cervelloticamente ad un campionato a 48 squadre. Saremmo alla follia totale.
Come detto nel titolo : ANNO NUOVO MA (FORSE) SEMPRE “A’ STESSA CAPA”.