Dedicato ai colori “granata”

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La Salernitana del1965/1966

La Salernitana del 1965/1966

Vorrei oggi porre la mia attenzione sulla Salernitana, squadra della mia città nativa, che occupa dentro di me un posto importante e secondo solo alla Juventus, calcisticamente parlando. Mi scuso altresì con gli amici di Salerno se e quando trascuro un pò la mia città a beneficio di un’analisi più allargata del mondo del calcio inteso sia dal punto di vista tecnico, sociale e possibilmente culturale. Questa mia mancanza è in parte involontaria ma in altri casi è fortemente voluta e questo aspetto sarebbe ora un pò lungo da spiegare perchè coinvolge la città in generale e non solo la squadra di calcio. Mi spiegherò in altra circostanza. Cerco ora invece, di rispondere agli amici che mi chiedono (ringrazio per la stima che ricambio) con ansia come io consideri la nuova Salernitana e quale campionato prevedo per lei il prossimo anno. E’ troppo presto per il giudizio che potrò dare parzialmente e solo agli inizi di settembre, a chiusura di mercato (ricordate la pesca a strascico?). Posso affermare comunque che gli Eusepi ed i Russotto sono calciatori veri, che Strakosha è ingiudicabile (un parere lo può dare solo chi lo ha seguito sui campi) e che per gli “under” non saprei con certezza quali di essi siano consigliabili all’amico Fabiani perchè mai come nell’ultimo periodo non ho seguito il campionato italiano primavera preferendo l’osservazione di campionati giovanili di Bahia, Serbia, Croazia, Svizzera e Germania. Mi rifarò per il prossimo mercato dopo aver costituito il mio nuovo gruppo di lavoro che è delineato e risponde alle seguenti esigenze: a) tolleranza nei rapporti interpersonali con calciatori e dintorni; b) competenza tecnica; c) alta professionalità. Spero di essere stato chiaro in questo mio breve messaggio. Qualche suggerimento poi ai miei concittadini ed appassionati della squadra granata provo a darlo. L’aspetto più immediato è quello di lasciar lavorare tranquillamente il mister Torrente a cui va la mia simpatia e stima professionale da sempre. Cerchiamo di non assistere ad una riedizione delle puntate degli ultimi anni. Ed ancora, non dimenticate che il campionato di serie B è infinito nel tempo e nello stress. A cinque sconfitte consecutive possono alternarsi altrettante vittorie (pensate al Pescara del campionato appena concluso). Il prossimo torneo dovrebbe risultare di assestamento per la squadra granata ma ciò non toglie che possa risultare competitiva per la vittoria finale (esempio Carpi). Per le domande sugli “under” e sugli “over” il mio pensiero va solo alle giocate snai!! Voglio cioè dire che troppe regole sono state dettate dai “soloni del calcio” irrigimentando questo gioco in alchimie di regolamenti che hanno portato solo tanta confusione. La verità è una ed inesorabile: il calcio va fatto e guidato da competenti tecnici ed amministrativi e tra i due ruoli ci deve essere collaborazione massima per garantire il futuro di questo gioco bellissimo. Ma al di là di tutto i calciatori vanno scelti da una perfetta organizzazione di scouting. Per fare qualche esempio, società come Frosinone, Empoli, Chievo, Carpi ed infiniti altri casi rappresentano l’evidente esattezza della teoria su esposta. L’esasperazione del business e dei diritti televisivi è l’esatto opposto! Proprio a Salerno all’età di 18 anni “esplose” Pierino Prati che abbattè difese trentenni; Pirlo, Rivera, Mazzola, Bordon, Goetze (sono degli esempi) hanno esordito in serie A all’età di 16 anni. Se è successo vuol dire che è possibile e che quindi è sempre un delitto tesserare gli “under” per non farli poi giocare con continuità con la puerile motivazione della difficoltà di quella o di quell’altra “piazza”. Davvero sono ai saluti non prima di augurare una grande annata e non prima del classico e sentito: Forza Salernitana!

 

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Articolo nserito in Calcio. Memorizza il .

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