Ieri oggi e domani: il problema è la Juventus

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cfcca0f3665a15468259ae7b2f716d6f-079-U202182049561qPG-U170164813361AYE-620x349@Gazzetta-Web_articoloPrendendo spunto da un famosissimo film di Mastroianni e della Loren mi viene di getto un’analisi quanto più onesta possibile circa i commenti sul mondo Juve.

È stato necessario scrivere da parte mia due libri (il prossimo sarà pubblicato tra pochi mesi) per svolgere tale tema che ha interessato il lettore in caso di neutralità, o  appassionato gli innamorati della storia della Vecchia Signora.

Farò una sintesi stoica nonché storica del passato della Juventus nel mio prossimo editoriale previsto per la prossima settimana quando esternerò le mie previsioni circa il futuro della Società Torinese.

Quindi rimane “l’oggi”. Mi inquieta da circa quaranta mesi l’ ipercriticità costante e sempre più astiosa nei riguardi di un uomo, Massimiliano Allegri,  allenatore rispettoso della tradizione Juventus e capace di risolvere all’interno eventuali ed immancabili problematiche.

Superando infiniti questioni poste da tanti quotidianamente, eccomi all’ultimo avvenimento che tanto ha appassionato persino “La Domenica Sportiva” da cui a pioggia ne è derivato l’intervento di tutti i siti d’Italia. Mi riferisco al fantomatico caso Dybala. Lasciando ad ognuno il suo diritto di pensiero, non posso non considerare il continuo dibattito su questo fuoriclasse vero argentino fin dal suo arrivo da Palermo. Il suo cartellino è stato pagato con grande maestria ed oculatezza la stessa cifra che è stata introitata nella cessione di un pur bravo difensore. Dopo i primi due mesi di integrazione in una squadra di alto livello ci ha deliziato con gesti degni del ricordo di un certo Sivori. Io stesso ho affermato che potesse essere l’unico calciatore in attività a raccogliere un giorno il testimone del mostro sacro Messi.

Apriti cielo! “Il testimone” si  trasformato etimologicamente in clone o in un calciatore paragonato all’argentino del Barcellona. E giù polemiche per la blasfemica affermazione. Mi sembra superfluo davvero ripetere il significato di “raccogliere il testimone”.

Poi in seguito, come il calcio tante volte ci mostra, Dybala è incappato in errori inattesi che hanno costretto la squadra ad una rincorsa in classifica; ricordiamoci che siamo in ottobre!

Ma l’epilogo “dell’oggi” è dato dal quesito circa il labiale del calciatore nel momento della sua sostituzione contro l’Udinese. Io non so cosa abbia esclamato a voce bassa e come me non lo hanno capito in tanti. Altri invece sono riusciti a tradurre persino il pensiero materializzatosi in una espressione volgare e per di più rivolta al suo tecnico. Se così fosse stato la Juventus lo avrebbe certamente multato. Personalmente credo a qualche altra spiegazione che certamente avrò modo di conoscere.

E qui torniamo ad Allegri che nella conferenza stampa è riuscito a minimizzare con saggezza i due diversi episodi riguardanti Mandzukic e Dybala.  In queste ore il Presidente Andrea Agnelli ha ben sottolineato la sua stima infinita proprio per l’equilibrio aggiunto alla bravura tecnica mostrato dall’ allenatore attuale. L’incredibile situazione in cui si trova da sempre la Juve in Italia è data dal “dover vincere” ( con polemiche) mentre per le altre pur titolate Società è bastevole persino il quarto posto.

La domanda finale che mi pongo è quanto ancora dureranno le polemiche costruite ad arte per inquinare la serenità dell’ambiente bianconero? Se vince è un problema, se perde è polemica continua.

Alla prossima settimana per la conclusione dell’Enigma.

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