La mia voglia di scrivere

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Dagli inizi degli anni duemila è riapparsa la voglia interiore di poter esternare attraverso manoscritti i miei pensieri, le mie esperienze di vita e di lavoro nonchè condividere le mie meditazioni circa le sofferenze che toccano tutti noi.

Bregenz

 

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Le foto qui rappresentate riguardano due località a me troppo care dove ho dato inizio ai miei manoscritti anche per merito dello splendido ambiente naturale che mi circondava: Bregenz, sul lago di Costanza (Austria) e Santa Teresa di Gallura (Sardegna).  Il mio primo lavoro è ormai da tempo terminato ed attenderò fiducioso quello della casa editrice. Il titolo scelto è: “Io e la Juve: storia di un grande amore”. Credo che possa essere nelle librerie in autunno. E’ un romanzo d’amore fra l’autore e la Juventus in cui viene ripercorsa meticolosamente la storia di entrambi fino all’incontro fatale che ne ha sancito l’inizio dell’idillio. La narrazione è corredata di avvenimenti storici, aneddoti sconosciuti a tantissimi, contrarietà e fortune che hanno reso giustamente leggendaria la vita della società torinese e spiegato il perchè dello “Stile Juve”. Non poteva il racconto non affrontare il capitolo doloroso e scandaloso della “Cosiddetta Calciopoli” che ha sconvolto barbaramente nel 2006 l’immagine della Juventus così come non è riuscita ancora oggi a consegnare al mondo ed agli appassionati una verità certa. E’ una ferita destinata a non guarire mai se con onestà intellettuale non si adopereranno tutti per il ripristino della giustizia.

Attualmente sono alle prese con il mio secondo lavoro “Sei giorni furono pochi anche per Dio”. Per tale libro cercherò di mettere in evidenza le contraddizioni devastanti del mondo di oggi.

Gallo

In ogni caso le opere che io riuscirò a completare fanno parte di una collana ideale a cui ho dato lo stesso titolo di questo mio sito: “Il kanto del gallo”. La kappa vuol dare un taglio anche un pò filosofico a un discorso sofferto.

Prefazione allegorica di Brunello Di Cunzolo alla originaria bozza del mio primo libro

Il Gallo annuncia il nuovo giorno. Ha dormito a sazietà, senza poltrire,si porta al centro dell’aia per primo, fiero con la cresta ritta, il fare elegante, con lo sguardo attento, a scatti scruta l’intorno, ogni cosa, ciò che si muove attrae ancor di più il suo interesse. Chissà cosa pensa il Gallo, qual è la sua opinione del mondo? Egli rompe il silenzio che scema con la notte con la sua voce garrula: chissà se è il tono o il momento a dar fastidio di più. Ma a lui non interessa, ha un suo stile, una sua cognizione del tempo regolata sul sole, sulla luce. V’è chi ci ha fatto il callo, l’abitudine, e non si ferma più a riflettere. Il Gallo per questi è come la sveglia, ci si alza, e si dà inizio alla giornata; in fin dei conti ad ogni giorno corrisponde una notte. C’è chi, invece, vorrebbe torcergli il collo ogni santo mattino, perché da fastidio al torpore che ha invaso le loro membra, e mal sopportano la luce, il giorno, il chiarore. Chi, invece, lo ritiene l’amico a cui la sorte, il creato, ha dato il compito di scandire l’ora in cui tutto diventa luce. Le tenebre hanno abbandonato il mondo e non appare più alla nostra anima alcuna paura ancestrale, tutti riprenderanno con coraggio o con rassegnazione il proprio cammino. Quanti hanno coraggio, sono gli individui più veri, quelli più diretti, quanti amano “pane al pane” e “vino al vino”. E’ iniziato un nuovo giorno, è finita la notte, il buio. Sorge il sole per tutti, ma non tutti sapranno cogliere i benefici dei raggi di luce del nuovo mattino. L’oscurità delle tenebre, prima del tempo, ha rabbuiato la mente di tanti, di troppi. Per fortuna che c’è il Gallo a ricordare con la propria voce, a chi non vede o non vuol vedere, che anche oggi, nonostante tutto,è sorto il sole.

Grazie Gallo.

Chi è Brunello Di Cunzolo?

E’ stata una bellissima scoperta per me negli ultimi anni. Brunello di Cunzolo non ha qualifiche (nella vita reale è un architetto). E’ semplicemente un Artista ma non come quelli che vestono casual o come quelli di derivazione politica o come tanti altri che millantano una definizione. Lui è un vero artista! E’ una persona che piace a chi ha equilibrio, è elegante “dentro e fuori”; ha sentimenti profondi e nobili, è dotato di una finissima sensibilità e legge nell’animo altrui come pochi perché è dolce ed è umile: insomma è una persona meravigliosa. Inoltre è anche come detto un grande architetto, un grande disegnatore, un talento della satira ed un uomo di cultura vasta. Non vi sembri retorico tutto ciò che ho descritto di lui e vi invito a visitare le sue mostre in Italia perché sono un patrimonio per la nazione intera. Non poteva che essere lui l’ideatore della copertina dell’allegoria dopo aver ascoltato e vissuto con me dei momenti molto tristi. Gli avevo riferito che l’idea (originariamente doveva essere un libro di accusa verso il mondo del calcio) fu partorita dal mio amico giornalista ed attualmente direttore di “Telecolore” a Salerno Franco Esposito il quale alle mie disquisizioni televisive circa i comportamenti quantomeno discutibili nel mondo del calcio in Italia dichiarò pubblicamente che sarebbe stato interessante leggere un giorno “Un canto del gallo”. Ed eravamo nel 2004. Da quella idea e per gli avvenimenti che in seguito mi hanno segnato l’animo, decisi di cominciare a scrivere. E’ sempre più attuale la brutalità e l’illegalità che occupano ormai in maniera preponderante vasti strati delle popolazioni. Alle mie esternazioni Brunello ascoltava ed in una giornata torrida di ferragosto mi inviò la sua proposta di una copertina allegorica che introducesse immediatamente il lettore nell’argomento. Ovviamente accettai subito, colpito profondamente dalla bellezza del disegno.

Ora sono io che devo dire: Grazie Brunello.

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Una risposta a La mia voglia di scrivere

  1. Bruno Cammarota scrive:

    solo sacrosante VERITA’ dettate da un Cuore pulito ed un animo onesto oltre che da una alta professionalità nel campo medico ed in quello che piace a me il CALCIO! Complimenti

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