TORMENTONE VAR

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInPin on PinterestEmail this to someone

Mexico v Russia: Group A - FIFA Confederations Cup Russia 2017Premettendo che in maniera determinata questo mio intervento al riguardo resterà unico, desidererei sottolineare un solo aspetto della tecnologia oggi di moda che al maschile si legge  il VAR. Non ho intenzione di polemizzare per altri cinquant’anni circa gli episodi del campo come è successo dalle origini fino ad oggi. C’è un solo modo, per chi è più bravo a ritrovare documenti televisivi già trasmessi, per comprendere come funziona il VAR e perché è destinato ad avvelenare gli animi quando la lotta entrerà nella fase conclusiva della stagione calcistica.

La scorsa settimana ho seguito su sky (non ricordo il giorno preciso) una lezione tenuta dai responsabili dell’AIA Sig.ri Rizzoli e Rosetti ai commentatori televisivi attuali peraltro uniti sempre in coppie. Non è possibile descrivere in un articolo come funziona davvero questo sistema voluto dall’ italo-svizzero Infantino. In pratica vi sono due signori, diciamo all’interno di una postazione, che colloquiano con l’arbitro segnalando un episodio possibilmente controverso e fin qui ci siamo. Ciò che mi ha colpito in maniera nettamente negativa è stato il tono e la vivacità fra i due segnalatori e quindi tra loro e l’arbitro in campo il quale nel frattempo, tra l’attesa le proteste e le spiegazioni dei calciatori, viene sottoposto ad un insistente invito alla visione dell’azione in questione aggiungendovi pareri personali  troppo forti. Ci avevano tutti rassicurati precedentemente che la decisione comunque sarebbe rimasta al giudizio imparziale del direttore di gara. Guardando  e soprattutto ascoltando il tono con il quale il segnalatore diventa un suggeritore mi ha non solo eliminato la convinzione che l’arbitro venisse aiutato ma addirittura ho pensato che il VAR sarà strumento pericoloso e foriero di problematiche ancora più dannose per la credibilità del calcio stesso. L’unico a trarne vantaggio pratico è lo stesso arbitro in quanto , deresponsabilizzato da immagini che in quel momento ovviamente può esaminare solo lui, vede concretamente spegnersi qualsiasi tipo di contestazione; salvo poi ritornarvi su per i giorni successivi durante gli infiniti salotti televisivi sparsi nella penisola. Termino risottolineando ciò che ho già evidenziato e che può essere avvalorato o dibattuto soltanto dopo la visione della trasmissione sopra menzionata.  Come ho premesso all’inizio di questo mio intervento, io mi fermo qui! Se continuassi ora ed in seguito a dibattere sull’argomento mi assocerei ai tanti contro cui ho combattuto per una vita: mi riferisco a coloro che fanno degli errori altrui l’unica causa dei propri fallimenti. Grazie sempre per l’attenzione al di là delle pur logiche divisioni intellettuali.

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Share on LinkedInPin on PinterestEmail this to someone
Articolo nserito in Home/Blog. Memorizza il .

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *