“In attesa di giudizi”

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serieADopo le Coppe e le prime quattro giornate di campionato sinceramente ho “poche idee ma confuse”. Per non cadere nella trappola in cui in tanti finiscono, sorvolo per adesso su giudizi e previsioni circa le squadre più attese del momento su cui ogni tre giorni saremmo indotti a cambiare idea, atteggiamenti e previsioni. C’è chi lo fa in maniera spudorata non sapendo che le persone intelligenti o quantomeno attente, ricordano tutto ed in special modo i concetti espressi da persone conosciute, popolari e presumibilmente competenti. La mia prima delusione infatti è di calcio internazionale. Mi sono espresso sul Manchester City considerandola la vera regina del mercato europeo e dovrò comprendere il perché di un’altalena di rendimento che è inammissibile per una “rosa” a mio parere perfetta. In Italia poi è inutile ribadire ciò che si è sentito e scritto in pochissimi giorni: tutto ed il contrario di tutto cercando ogni volta una spiegazione e motivazione a sentenze affrettate. Piuttosto vorrei rimarcare oggi alcune osservazioni che ho avuto modo di portare in superficie nei miei editoriali passati. E’ ripresa la lagna di alcuni commentatori o cronisti circa un frasario un po’ terra terra ed in alcuni casi molto vicino al disgusto, pur essendo ogni cosa opinabile. Volete degli esempi? Ve ne dò solo alcuni: 1) “Una palla “sanguinosa”  diventata ora (per un cronista) addirittura sanguinante”. La parola “velenosa” era una volta più che sufficiente, ma evidentemente avevamo bisogno di maggiore crudezza! E poi riuscite ad immaginare del sangue fuoriuscente da un pallone? 2) “Non ha effettuato lo Scarico!”, per dire che non ha passato la palla al compagno libero sulla fascia. Con la nuova espressione sembra di stare in un bagno davanti ad una tazza. E’ l’espressione di più basso livello che abbia mai letto e sentito nel calcio. 3) “Si è immolato”, per dire di un difensore che va a contrastare un forte tiro diretto in porta. 4) “E’ rigore perché aveva le braccia larghe”. Ma cos’è quest’altra novità giunta dalla “fisica”? Avete mai visto saltare un uomo (non un burattino) con le mani in tasca? Perché non si dice più che il rigore dipende dalla volontarietà? 5) “Il piede a martello”. In un’epoca di esasperato furore agonistico si può pensare che nel momento dell’impatto il cervello del calciatore sia tanto lucido da distinguere il martello, la forbice, la tenaglia e tutte le amenità del genere? Non parliamo poi di quanti rigori dovrebbero essere ripetuti perché calciati dopo una mascherata finta facendola passare come un rallentamento della corsa! Ed i giocatori che entrano in area prima del calcio di rigore? Ogni tanto se ne ricorda qualche arbitro! Spero poi si voglia mettere fine alla sequela continua di proteste verso quelle che una volta costituivano la terna arbitrale (oggi siamo a sei uomini e quindi sei famiglie, in media diciotto persone per lo svolgimento di una gara). Il campo (come dicevamo fra amici un tempo) sembra un “mercato” dove tutti gridano se non si passa addirittura alle vie di fatto. L’aspetto però che più mi rivolta sono le continue ed a volte intollerabili simulazioni con richiesta di provvedimenti arbitrali contro il collega avversario. Per ultimo vorrei spendere una parola sul “quarto uomo”: un poveretto (in campo ovviamente) che se le deve sentire di tutti i colori dalla tribuna, dagli allenatori che gli parlano sul viso, dai giocatori in campo e nonostante tutto riesce a mantenere un atteggiamento equilibrato da milord inglese. Fosse per me il Quarto uomo dovrebbe ritornare ad essere un arbitro tradizionale e, se proprio dobbiamo cambiarne i connotati, lo definirei  biblicamente “Colui” che nacque dopo Adamo ed i successivi Due.

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Articolo nserito in Calcio, Editoriale. Memorizza il .

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