In attesa di nuovi arrivi si ritirano…maglie!

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maglietta-calcio-serie-a1Quasi tutte le società di calcio (tra la serie A e la serie B) sono ormai al lavoro nei vari ritiri. I giocatori vengono in questo periodo sottoposti a duri sacrifici fisici come è giusto che sia ed i dirigenti addetti al mercato ed ai bilanci corrono di qua e di là per trattative, intese o solo per approcci in attesa di quello che, dal  17 al 31 agosto, rappresenta un altro mercato o nel migliore dei casi il rush finale. Vi aggiungo però che tale fenomeno, molto in auge, è evidente con queste modalità e consequenzialità soprattutto in Italia. La spiegazione è ovviamente riscontrabile nella difficoltà economica in cui da anni versa questo settore. Il periodo su descritto di fine agosto rappresenta il momento del braccio di ferro, dei nervi d’acciaio, o del ciò che resta per coloro che hanno meno forza economica. Insomma è un po’ quello che succede con la “pesca a strascico” per voler estremizzare simpaticamente il concetto. Negli ultimissimi giorni vi sarà sempre qualche colpo ad effetto per cui un calciatore che ci ha intrattenuti per tutta l’estate con i suoi “mal di pancia” finalmente arriverà nelle braccia della nuova tifoseria pronto già ad ammalarsi di un nuovo mal di pancia nel giro di pochi mesi. A settembre saranno presentate le pagelle per le società con gli annessi giudizi per nominare così la cosiddetta “regina del mercato”. E’ un gioco che appassiona tutti e non sarò certamente io ad essere un guastafeste. Ma vedrete che già in ottobre si riparlerà della “finestra” di gennaio perché alcune previsioni immancabilmente non si avvereranno. Se dovessi  rispondere a chi mi chiede quale società mi abbia particolarmente colpito sulla programmazione tecnica sarei un bugiardo ed un banale nel dire che si stanno tutte rinforzando. Dalla juventus alle milanesi passando per le romane fino al napoli non ho visto finora svolte determinanti. Per la Juventus ho già avuto modo di dire che mi sembra il momento giusto per sacrificare campioni come Pogba e Vidal dopo le partenze di Pirlo e Tevez (mi ripeto, non mi sono sembrati educati entrambi nell’andar via senza un affettuoso saluto ai tifosi durante una conferenza stampa indetta per l’occasione) e per rimodellare la squadra sia in difesa (ottimo l’arrivo di Rugani) sia a centrocampo che in attacco. Tengo molto a far ricordare di nuovo gli anni 1976, 1982 e 2001 quando, ceduti per motivi diversi i Capello, i Brady e gli Zidane si rimodellò un centrocampo e un attacco passando da caratteristiche più tecniche a quelle maggiormente muscolari e viceversa. Insomma Cavani, De Bruyne e Benatia restano i miei preferiti in assoluto per un altro grande quinquennio. Oltre che tecnico il mio è ovviamente anche un ragionamento da tifoso. Non ho ancora compreso bene il mercato del Milan ma c’è tanto tempo davanti! Per l’Inter invece ho notato un vai e vieni (finora più “vieni” che altro) per cui non riesco ad esser certo che la coppia Miranda-Murillo sia più forte di Ranocchia-Jesus; che l’arrivo di Kondogbia possa dare tranquillità non conoscendo la collocazione di giocatori come Hernanes e Guarin, o che Shakiri fosse da cedere (anche se sedici milioni sono tanti come è altrettanto vero che è arrivato a Milano solo pochi mesi fa). Per la Roma, che ritengo sempre la rivale più importante della Juventus, i miei quesiti sono i soliti e qualcos’altro ancora. Cosa pensa Totti? E Dzeko (grande nel fisico e nella tecnica) in caso di probabile acquisto mostrerà definitivamente quella “cattiveria in campo” necessaria mancatagli fino ad ora? E’ un po’ lo stesso discorso fatto per Torres. Romagnoli davvero sarà ceduto? Castan si riprenderà dal grave infortunio? Sicuramente il mio amico Walter Sabatini conosce questi aspetti e certamente avrà le idee chiare. Ma più importante sarebbe che tutto l’ambiente avesse definitivamente le idee chiare. In questo il presidente Pallotta dovrebbe superare sé stesso compiendo così l’impresa. La Lazio? Come sempre farà un campionato interessante. Dulcis in fundo sono curioso di ammirare la grande abilità e competenza tecnica del nuovo direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli, nello scremare, riordinare e dare un senso tecnico-tattico ad una rosa di calciatori in questo momento ancora troppo incomprensibile. Certamente l’arrivo di Reina ha già dato una percentuale consistente di forza alla difesa. Vedremo. Vorrei terminare con una riflessione che già il titolo fa prevedere. In quale deposito nazionale sono custodite tutte queste maglie che ogni anno tante società “ritirano”? Ed insieme alle maglie, chiedo, sono ritirate anche le casacchine verdi od arancione degli allenamenti? Voglio sperare che almeno gli slip restino negli armadietti. Non c’è anno che non senta riproporre questo refrain (secondo me troppo retorico e demagogico) che produce in tanti una reazione non proprio di accettazione. I calciatori importanti danno tanto  e ricevono tantissimo, i giocatori passano e le società restano. Questo è un concetto che mi è stato tramandato dai grandi dirigenti. Di Pelè, Cruyff, Eusebio ed altri campioni eterni vi è un numero limitato nella storia, ma ho l’impressione che un concetto così profondo venga svilito sempre più. Da giovane ho giocato un pochino e benino ovviamente in categorie dilettantistiche. Me la cavavo, almeno così dicevano. Un giorno chiederò a casa mia di ritirare anche la mia maglia, ovviamente l’ultima rimasta. A parte gli scherzi, vado a concludere davvero. Ho notato che la telecamera molto frequentemente si soffermava sulla presenza di Del Piero in tribuna a Wimbledon durante la finale di tennis più importante ed affascinante del mondo giocata tra il mio “idolo” Federer e Djokovic e che durante le pause dell’incontro veniva riproposto uno spot avente come protagonista l’ex giocatore della Juventus. Personalmente rimango perplesso perchè non capisco e non mi adeguo, ma rispetto chi la pensa diversamente da me. In latino, intelligenti pauca!

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